SNC's road to hell

No more child's play

Archive for gennaio 2010

Mega drive – La guida definitiva per distinguere le versioni JAP e ASIAN

Posted by Masamune su gennaio 19, 2010

PREPOSTEROUS!

No è veramente la guida definitiva! ;-).

Allora causa mancanza di hardware (non sono sufficientemente wealthy) farò largo uso di ciò che già si trova su http://www.segagagadomain.com/ sito che non posso che consigliarvi dal profondo del mio cuore per tutto ciò che è:

e che aggiungerò fast ai miei Links.

Ma veniamo al dunque, ecco il primo modello mai uscito di mega drive:

Questo modello è il primo uscito di MegaDrive 1, veniva distributo esclusivamente in giappone, ha la maniglietta rullona l’arte del box è uguale davanti e dietro, outputta a 60 Hz e ovviamente si mangia solo giochi giapponesi e non PAL/USA. Rispetto al modello 2 (da non confondersi con il Mega Drive 2) ha una scritta rossa/viola (dipende da quanto siete daltonici) che recita circa “high grade multi purpose intelligent terminal”.

 

 

 

 

 

 

 

Possiamo qua  sotto vedere la scritta rossa impressa sul “cerchione” tipico del Mega Drive 1. La presenza di questa scritta rosso e del Logo 16-BIT sono garanzia del fatto che la macchina è JAP e gira a 60 Hz:

Vediamo ora al Mega Drive 1 MODELLO 2. Questo modello viene chiamato dal gestore di SegagaDomain (penso si chiami Yakumo) ASIAN Mega Drive. A mio avviso sarebbe meglio chiamarlo Mega Drive 1 MODELLO 2 poichè ne esistono 2 versioni che sono estremamente diverse tra loro ma che sono quasi irriconoscibili, infatti entrambe la stessa scatola (quasi) e anche la console ad un primo sguardo è identica.

Vediamo le differenza nella scatola:

Mega Drive 1 Modello 2 JAP

Mega Drive 1 Modello 2 ASIAN

Come potete vedere la seconda scatola quella relativa al modello che secondo me è veramente quello “ASIAN” ha un bollino con la scritta PAL-I. Ovviamente può capitare che non ci sia il bollino sulla scatola e che dentro ci sia comunque un Mega Drive ASIAN, vediamo come distinguere i 2 Mega Drive dallo chassis:

Chassis MD1 Modello2 JAP

Chassis MD1 Modello 2 ASIAN

Quello JAP ha a partire da sinistra la porta EXT, la porta per attaccarci il vostro bel cavo scart RGB e la porta per l’alimentazione.

Quello ASIAN ha a partire da sinistra il CAVO ANTENNA, la porta per attaccarci il vostro bel cavo scart RGB e la porta per l’alimentazione.

Quindi OCCHIO al cavo antenna! Ma perchè dovremmo essere così preoccupati se il nostro Mega Drive è ASIAN o JAP? Molto semplice: la versione ASIAN va a 50 Hz! Quindi bande nere (o a volte azzurre O_o) con tutti i giochi JAP!

Ulteriori info: il retro della scatola JAP e di quella ASIAN sono identici, ne metto qua una foto per referenza:

Sono identici anche gli chassis (se si escludo il cavo antenna/porta ext) che come detto sopra non hanno la scritta rossa/viola “high grade multi purpose intelligent terminal”, foto per referenza:

Dovrebbe essere tutto, terrò il posto aggiornato se ci saranno nuovi sviluppi ;-).

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Informazione in Italia e quotidiani.

Posted by Masamune su gennaio 18, 2010

A che serve leggere un giornale?

1) I giornali non sono indipendenti:

  • In italia non ci sono editori puri
  • Molti giornali non sono altro che organi di partito
  • La proprietà dei giornali (l’azionariato) usa i giornali come merce di scambio con la politica
  • I giornali sono finanziati dallo stato (sono quindi ancora meno indipendenti) e ci costano ca. 1 mld di euro l’anno

2) Spesso e volentieri riportano vere e proprie balle, sia perchè in malafede sia per incredibile superficialità (a volte copy pastano roba da internet manco fossero dei 15enni che si scrivono su facebook). Non vi è mai capitato di leggere una notizia riguardante qualcosa su cui siete ferrati e rendervi conto che c’erano scritte delle baggianate macroscopiche?.

Poi c’è il problema del sensazionalismo: un giornale che vorrà conquistare fette di lettori nel libero mercato ricorrerà a titoli ad effetto (poi privi di contenuto, ma è la prima impressione che conta). Per combattere questo sensazionalismo che toglie spazio a contenuti più importanti ci sono due strade:

  • Autoregolamentazione da parte degli editori (aspetta e spera)
  • Diminuzione drastica della percentuale di  idioti in italia sulla popolazione totale (non aspettare e non sperare)

3) In italia (ma non solo) in questo periodo abbiamo un problema che riguarda la verità di ciò che viene riportato dai media, non possiamo più fidarci a priori di ciò che scrivono o che ci dicono e quindi abbiamo davanti 2 strade:

  • Cross Reference (anche se inutile di fronte ad una balla sistemica) <— stressante e dispendioso in termini di tempo
  • Data Mining (se non lo facciamo di lavoro è proibitivo in termini di tempo)

Per cui alla fine della faccenda, dato tutto ciò di cui ho parlato sopra, finisce che compro un giornale che mi dice quello che mi voglio sentir dire, in modo da ridurre il mio sforzo mentale e le coliti. Inoltre mi sento appagato poichè le mie idee sono giuste e condivise.

Fabrizio Corona: “In Italia esiste la libertà di stampa? NO CHE NON ESISTE”.

Poi c’è anche da considerare che i giornali parlano di fatti principalmente nazionali e internazionali ma a noi interessano i fatti LOCALI, del nostro paese, della nostra città: quelli sui quali possiamo veramente intervenire, sui cui possiamo avere un’influenza sui quali possiamo fare la differenza. Noi votiamo una volta ogni 2-3 anni di media e quell’unico voto, quell’unico momento giustifica 2-3 anni di tribuna politica? 2-3 anni di informazione nazionale e internazionale?

A me dispiace molto di quello che è successo ad Haiti, ma io cosa posso farci? Mandare 2-3 messaggini da 1 euro al 485xx al massimo (soldi che poi non si sa mai dove finiscono esattamente…dato che non mi pare ci sia un’autorità di controllo seria che emetta un prospetto di come e dove sono stati spesi i soldi). Dobbiamo renderci conto che se vogliamo veramente cambiare qualcosa, anche la più piccola (ma dopotutto da qualche parte bisogna pure iniziare), bisogna iniziare dalla propria realtà dal proprio paese e i media di certo non ci aiutano in questo parlandoci di scenari MACRO che poco capiamo e su cui poco possiamo agire.

UPDATE: ultimamente sto provando a vedere come funziona l’ansa e le notizie che riguardano la mia regione, la lombardia, vediamo un po’: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lombardia/lombardia.shtml

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Un set di regole per un felice collezionismo senza patemi.

Posted by Masamune su gennaio 12, 2010

Spesso e volentieri chi come me (ma penso la maggior parte delle persone) colleziona qualcosa, si trova davanti a un’innumerevole quantità di “goodies” da comprare a fronte di una disponibilità finanziaria estremamente ridotta rispetto alla mole di oggetti presenti sul mercato.

Ecco che diventa necessario porsi delle regole, un framework da applicare per comprendere se l’oggetto che abbiamo davanti va preso o no. Certo ci possono essere delle eccezioni ma dovremmo restare il più possibile coerenti con il modello che ci siamo autoimposti di seguire, pena una collezione raffazzonata senza alcun leitmotif che la anima: semplicemente vuota; la classica collezione da bimbo ricco idiota che compra tutto quello che gli passa per la testa e magari se ne bulla anche. Ovviamente non è quello che voglio.

Nel mio caso specifico l’oggetto della collezione sono i videogiochi.

La prima regola aurea che ho intenzione di fissarmi bene in testa è questa:

Se compro un videogame devo giocarlo e finirlo. Una volta completato lo terrò se meritevole oppure lo rivenderò. E’ chiaro che se non riesco a finire il gioco poichè fa schifo, be lo venderò.

Un altra cosa fondamentale da capire è su quali console concentrarsi, eccone una lista:

  1. Famicom (probabilmente è troppo vecchia per me e a parte alcuni titoli non comprerò molto di questa roba^^)
  2. Super Famicom
  3. Mega Drive (attaccamento affettivo supremo a cui dovrò stare attento pena acquisto di roba orribile^^)
  4. Mega Cd (come sopra, forse di più)
  5. Pc Engine/TurboGrafx-16 (costoso, prone to failure ma super esotico e gigacolorato <3)
  6. Neo Geo (spero che dio mi tenga lontano dall’AES e mi faccia stikkare con le MVS)
  7. PS1
  8. Saturn (troppi titoli Arcade troppo belli, me li comprerei tutti, Sigh!)
  9. Nintendo 64 (molto facile da collettare: ci sono una 15ina di titoli assolutamente da avere e il resto può essere felicemente skippato)
  10. Dreamcast
  11. Ps2 (con lei ha fine il mondo fatato delle scatole di cartone, delle spine cards e della super attenzione per il packaging T_T)
  12. Xbox (pochi titoli validi dal mio punto di vista i quali potrebbero essere retrocompatibili con la 360)
  13. Gamecube (!)

Xbox 360, Wii, Ps3 sono ancora troppo nuove e costose per essere colletate come dio comanda e quindi direi di lasciarle ampiamente fuori, cercherò di scroccare quei pochi giochi da amici se proprio non posso farne a meno (Mgs4…)

A livello hardware direi che sarebbe ottimale avere la versione MINT JAP e la versione scassona/warezzona per giocare con software real senza patemi ne problemi di compatibilità, region locks e menate varie che affligono tutte le console non Ps3 (e qua bisogna ammettere il coraggio della Sony in questo versante). La priorità sta ovviamente nel trovare la versione scassona per iniziare subito a giocare e poi col tempo magari riuscire a trovare un deal per la versione MINT JAP.

Stabiliamo una gerarchi Hw/Sw:

  1. Console scassona
  2. Software originale Jap
  3. Console MINT JAP
  4. Software originale Premium (radiant silvergun anyone?)
  5. Giochi PAL/USA particolarmente rilevanti

Multipiattaforma: molti giochi sono multi piattaforma, a quale versione do la priorità? Ecco alcune variabili:

  1. Edizione Originale: di solito è la scelta migliore ma a volte le versioni multipiattaforma uscite successivamente alla prima hanno delle feature addizionali che le rendono più appettibili
  2. Packaging: bellezza dell’art, della custodia e magari versione LIMITED (wow!)
  3. Evitare come la morte le “collections”
  4. PCB: collezionare PCBs è estremamente costoso perciò quando avrò 30 anni e sarò ricco(LOL) mi preoccuperò di questo problema. Per il momento direi di lasciare perdere la questione e al massimo di comprare le conversioni arcade perfect (Battle Garegga x Saturn anyone?)

Barriera linguistica: dal momento che non so il giapponese ne penso che lo saprò mai abbastanza bene per poter giocare ad un gioco JAP stile RPG senza l’aiuto di dio e 10 dizionari penso che il modus operandi sarà questo: si compra il gioco JAP e lo si gioca su emulatore (lo so non è il meglio ma che si può fare?^^).

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