SNC's road to hell

No more child's play

Archive for febbraio 2011

Super Mario Collection

Posted by Masamune su febbraio 22, 2011

Oh ho finalmente finito Super Mario Collection (スーパーマリオコレクション, Sūpā Mario Korekushon) noto al di fuori del giappone con il  nome di Super Mario All Stars. Vediamo cosa ne ho tirato fuori…

Super Mario Collection contiene 4 giochi usciti originalmente su Famicom (Nintendo) con grafica potenziata a 16 bit (contro gli 8 bit dell’originale):

  • Super Mario Bros.
  • Super Mario Bros. 2 (noto come Super Mario Bros.: The Lost Levels fuori dal giappone)
  • Super Mario Bros. USA (noto come Super Mario Bros. 2 fuori dal giappone)
  • Super Mario Bros. 3

Note Aggiuntive: Super Mario Bros 2. (J) non è in realtà un gioco per famicom ma un gioco per famicom disk system. Super Mario Bros. USA (J) non è mai uscito in giappone per famicom ma solo come remake a 16 bit, O MEGLIO: in giappone è uscito un gioco per famicom disk system che si chiamava Doki Doki Panic che è stato poi rimaneggiato e trasformato nel Super Mario Bros. 2 (US/EU) occidentale (e infatti si nota chiaramente che Super Mario Bros. USA (J) non c’entra niente con gli altri giochi di Mario); a sua volta Super Mario Bros. 2 (US/EU) è stato portato in giappone in questa collection.

Per non fare confusione: nell’articolo userò la nomenclatura giapponese, e cmq metterò dopo il nome (J) se parlo del gioco giappo (US/EU) se parla della versione occidentale. Lo so è un casino ma i videos schiariranno le idee…

Super Mario Bros.

Spero si capisca senza problemi qual’è l’originale a 8 bit e quale il remake a 16 bit 😛

Super Mario Bros. è sempre un viaggione che beneficia veramente dell’upgrade a 16 bit, pur rimanendo fedele all’originale in tutto per tutto (smentitemi pure^^) c’è da dire però che dopo tutti questi anni anche io sento un certo moto di rifiuto nel giocare questa pietra miliare della storia dei videogiochi, soprattutto la musica eccessivamente ripetitiva può causare incubi notturni ^_^.

P.S.: dimenticavo…nella collection si può salvare ad ogni mondo (a differenza della versione famicom che andava fatta tutta d’un fiato…) e una volta arrivati alla fine (finito l’ottavo mondo, insomma) si accede agli otto mondi stella, praticamente identici ai precedenti se si esclude la sostituzione della maggior parte di tartarughe in tartarughe corazzate…(non ho idea se ci siano i mondi stella anche nella versione famicom)

Super Mario Bros. 2

IL LEGNO ALIENO.

Super Mario Bros. 2 è veramente DIFFICILE, scordatevi di finirlo tutto d’un fiato se non siete giapponesi. Ci sono un sacco di cose da dire: intanto ci sono delle warp zones che vi rimandano INDIETRO al posto che avanti (e vi cancellano i salvataggi se ci state giocando sulla collection) poi è pieno di mafiate per farvi morire con dolore e con frequenza e giustamente nella Collection si può salvare AD OGNI LIVELLO.

Ci sono ben 5 mondi segreti oltre ai primi otto: il nono mondo (accessibile solo se NON avete usato warp zones) e i mondi A-B-C-D che nella versione originale per famicom disk system erano accessibili solo dopo aver finito il gioco OTTO VOLTE DI FILA o_O (notare le 8 stelline nel longplay che appaiono sulla scritta “Super Mario Bros. 2” a 1:10:36, ogni stellina è un completamento del gioco, anche se non mi è chiaro se si possano usare warp zones per ottenere le stelline…)

P.S.: in questo gioco Mario e Luigi hanno caratteristiche diverse, Luigi possiede di un salto molto più potente a discapito di una capacità di frenata ridotta che spesso e volentieri vi farà cadere in un burrone :-/.

Super Mario Usa

Super Mario Usa è sicuramente il gioco più PUCCIOSO ❤ tra tutti quelli della collection e soprattutto l’upgrade a 16 bit lo rende veramente carino, all’inizio ci si trova un po’ spaesati ma una volta presa la mano con il gameplay radicalmente diverso e con le caratteristiche particolari dei 4 personaggi diventa molto godibile. Il boss RANOCCHIONE finale è gdlk.

Nota sul sub-space: praticamente in alcune parti del livello ci sono delle “pozioni” rosse che una volta lanciate aprono una porta verso il sub-spazio che è la versione ribaltata senza nemici con toni blu del livello. Nel subspazio ogni ortaggio che sradicate vi da un gettone da utilizzare nella slot machine a fine livello. Se lanciate la pozione rossa in alcuni luoghi particolari appare un fungo che se sradicato ridà tutta la vita e aumenta di 1 i cuori a disposizione del personaggio (da un minimo 2 a un max di 4)

Super Mario Bros. 3

Il miglior titolo nella collection senza dubbio.

Super Mario Bros. 3 è Super Mario On Steroids: un sacco di livelli, di figate e stilate, la mappa interattiva, i minigiochi, le trasformazioni di mario in procione, tanuki, buddha, rana e lanciatore di martelli. Un classico che ha retto lo scorrere del tempo in maniera a dir poco eccellente. Lo rigiocherò sicuramente perchè voglio mettermi a sviscerare tutte le gambate presenti in ogni singolo livello, i percorsi alternativi e la NAVE FANTASMA ;-).

Ho trovato molto utile questo sito per approfondire il gioco:

Fotine ammuzzo dell’avventura 😀

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Spoilers!-Segreti più ostici da scoprire

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Super Famicom

Posted by Masamune su febbraio 12, 2011

Orbene ho messo le mie manacce sporche sul Super Famicom (in realtà è da un po’, ma quando uno è pigro è pigro :D).

Quindi farò un altro post inutile autoreferenziale con PICOS.

Giallo Blu come i tasti del controller del Super Famicom

Rosso Verde come i tasti del controller del Super Famicom

Ma ci sarà tutto dentro? Chissa se oltre al booklet e alla reg card c'era altro...

Cavo Scart RGB appartenente al GameCube PAL, se non vado errato non c'erano cavi nel Super Famicom perchè erano intercambiabili col quelli del Famicom e tutti in Giappone avevano un Famicom in casa...

Ecco un problema non da poco quando si cerca un cavo RGB per il Super Famicom JAP è quello di beccare il cavo giusto…riporto citazione di un PM che mi mando MKL tempo fa:

“Un cavo RGB *scart* è chiaro che è da intendersi per il mercato PAL. Non ci sono differenze sull’uscita A/V dei GC PAL o NTSC, quindi la stranezza è tutta del Super Nintendo PAL che a differenza degli NTSC non vuole accoppiamento capacitivo”

Quindi se avete un Super Famicom JAP dovete usare il cavo del GameCube PAL. Questo tutto quello che potete fare con un cavo RGB SCART PAL per GameCube:

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Porco Rosso – Kurenai no Buta

Posted by Masamune su febbraio 8, 2011

Il 21 Novembre sono andato a vedere al cinema “Porco Rosso” portandomi dietro la mia bella combriccola di amici e amiche (anzi no queste me le sono perse tutte per strada, per vari motivi assurdi xD, Alessia ti odio <3). Ricordo di aver promesso a tutti che avrei scritto a breve un “articolo” sul film per cercare di spiegare alcune cose…

Domanda…l’ho fatto? Ovviamente no. Cercherò quindi di rimediare a questo errore non scrivendo nulla e con un ritardo imbarazzante. Ovviamente come ogni mio post finirà per diventare una cosa autoreferenziale che serve solo a me…ma tantè…

Allora intanto vediamo di dare qualche link succoso che faccia il lavoro per me ;-).

Ghibli Wiki – Sito enciclopedico su tutto quello che c’è da sapere sullo studio Ghibli, leggersi già solo la voce su Porco Rosso vi darà un sacco di info: Ghibli Wiki – Porco Rosso lo so sembra vuoto, dovete cliccare sui links a destra ;-).

Porco Rosso F.A.Q.

Q: Why did Porco become a pig?

Although it was never mentioned in the movie, a press release states that he was disillusioned with humanity, and cursed himself to be a pig. Miyazaki stated that “When a man becomes middle-aged, he becomes a pig”. It seems that Porco is carrying a lot of baggage, and that has something to do with him quitting being a human.

Schneider Trophy

Q: What was the strange cloud which Porco told Fio about?

It’s a cloud made of dead pilots and their planes making their last flight. The story is taken from Roald Dahl’s “They Shall Not Grow Old” in “Over to You: Ten Stories of Flyers and Flying”, 1946. Miyazaki says he loves Dahl’s stories about pilots and planes (Dahl was in the Royal Air Force during World War II), though he doesn’t much care for his children’s stories such as “Charlie and the Chocolate Factory”.

Le temps des cerises <3:

Le interviste a Gualtiero “Shito” Cannarsi (dialoghista e direttore del doppiaggio) che sono se non illuminanti quantomeno estremamente interessanti:

Everyeye – Intervista che tocca molti punti che secondo ogni appassionato di animazione dovrebbe leggere 😉

È il seme dell’orfismo, c’è poco da fare: dietro a un uomo che fugge dalla crescita, che resta -anche in una nobile intellettualità- nella dolce infanzia, c’è una madre forte o un rapporto infantile di forte dipendenza con una figura femminile forte.”

“Se Miyazaki Hayao è in qualche modo un disegnatore di mondi sensuali e fascinosi, si direbbe parti di libido, in cui lui per primo mette in atto il suo escapismo, al contrario Takahata Isao è un vero intellettuale che usa il medium animato per esprimere idee, concetti e tentativi di comunicazione educazionale reale. In questo senso, è normale che Miyazaki Hayao incontri un successo di grande pubblico, sempre alla ricerca di strade di escapismo, meglio ancora se dirette all’infanzia di ciascuno di noi, mentre Takahata Isao resti un regista per coloro che ‘hanno la forza e la voglia di provare a capire’.”

Everyeye – Seconda intervista, più focalizzata su Porco Rosso

“Quanto a me, credo che Porco Rosso sia un film che Miyazaki Hayao ha realizzato mettendoci dentro tutte le cose che piacciono a lui. Un film giocattolo. […] Porco Rosso era nato come un cortometraggio per la JAL (acronimo di Japan Airlines ndr). Era dichiaratamente nato come un film leggero per uomini d’affari stremati da lavoro, ipossia cerebrale e jet-lag. Miyazaki Hayao prese un suo fumettino di una manciata di pagine, pubblicato su una rivista di modellismo, per trarne appunto un corto o mediometraggio.”

Tema della Rori (Loli) Salvifica.

Se un tempo in Occidente l’animazione giapponese veniva denigrata ignorantemente, ora è oggetto di un’idealizzazione altrettanto ignorante. Ma la partigianeria, di qualsiasi fazione, è sempre ignoranza.”

35mm.it

“Takahata definisce la narrativa e lo stile di Miyazaki come ‘sensuali’; la sensualità, intesa come percezione sensoriale, è infatti una delle caratteristiche fodamentali del fascino dei film di Miyazaki”

Future Film Festival

Recensioni varie:

Corriere della sera

“Il nome, poi, Marco Pagot, è chiaramente un omaggio a una celebre dinastia di disegnatori italiani (quelli del primo lungo italiano, I fratelli Dinamite, e del pulcino Calimero) mentre la passione «segreta» è quella di un cinefilo di razza (nella prima scena lo scopriamo pisolare con la faccia coperta da una rivista che si chiama «Cinema» e nel suo solo momento di pausa lo troviamo in una sala buia a godersi un cartone animato che cita i personaggi di Pat Sullivan e Max Fleischer).”

“il protagonista ha la statura degli eroi mitici che ci ha tramandato il cinema, vicinissimi a scoprire il mistero della vita e poi rassegnati e immalinconiti dal mondo di nani in cui hanno accettato di vivere.”

Cinematografo.it

Anna Maria Pasetti

“Porco Rosso ricalca i topoi cari a Miyazaki: le trasformazioni misteriose la forza delle figure femminili, specie bimbe o adolescenti”

Il Messaggero

“Curtis è Ronald Reagan”

Il finale: una cosa che appare non chiara di Porco Rosso è il finale (da molti considerato “aperto”), in realtà non è così: Ci sono ben cinque elementi nel finale che non danno adito a diverse interpretazioni:

Nell’ordine (Spoiler):

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